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TERESA LIBERATORE ph

Da piccola nei lunghi viaggi in macchina chiedevo in continuazione ai miei genitori "quand'è che siamo arrivati?", e loro ogni volta mi rispondevano "Teresa, si dice quand'è che arriveremo, non quand’è che arriviamo!”
Non li sopportavo, non mi stava bene: le cose per me potevano accadere solo in un tempo presente.
Ancora adesso passato e futuro mi spaventano, mi sento incapace di maneggiarli davvero, se non con la fotografia che, come con un incantesimo, congelando l’attimo gli dona l’eterno presente. Da qui nasce la mia ossessione per la fotografia di scatti rubati, di congelamento di istanti, nella ricerca di immortalare quegli attimi pieni di Senso che sono degni di divenire eterni.
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